Pecorino e fave hanno caratterizzato per il secondo anno consecutivo una delle cene della sporta, tenutasi lo scorso 31 maggio nella sede dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, in via della Fraternita a Sansepolcro. L’abbinamento dei due gusti fa parte della classica tradizione romana, anche se il loro successo ha fatto sì che venissero esportati ben fuori dei confini della Capitale e della stessa regione Lazio. Oltretutto, è una tradizione tipica di maggio, proprio perché le fave – che nel gergo altotiberino sono soprattutto i baccelli – si raccolgono in questo mese. Non solo: il 1° maggio, giorno di festa per i lavoratori, a Roma si pranza normalmente in campagna come segno augurale di felicità e prosperità. In questo contesto, vi sono anche formaggio pecorino e fave. La cena della sporta è come sempre all’insegna dell’autogestione da parte dei soci, nel senso che ognuno porta qualcosa, con il raccordo dello chef Paola. Inizio con un sontuoso antipasto composto da salumi del territorio, panzanella, crostini vari e stuzzichini, per poi passare ai protagonisti della serata, gustosi baccelli e pecorino toscano, oltre che a dei favolosi crostoni caldi con rigatino e fave, il tutto annaffiato con vino ottimo che di volta in volta i buongustai sono soliti portare a ogni iniziativa. Gran finale a base di dolci e fragole al Grand Marnier.
Sede Accademia Enogastronomica della Valtiberina
Sansepolcro (AR)
24 Maggio 2017 ore 20,00