Assoluzione con formula piena sia per la Chianina che per i "togati" nelle vesti di camerieri: e intanto l'Accademia supera i 100 soci
Avvocati al “servizio" della collettività, nel senso che per una sera si sono vestiti da camerieri e hanno servito le pietanze ai commensali. E di lavoro ce n’è stato molto, mercoledì scorso al Da Vinci Restaurant di Anghiari, con i principi del foro (di tutta la vallata, sia della parte toscana che di quella umbra) che si sono sfilati la toga per presentarsi con il vassoio in mano, capitanati dalla biturgense Franca Testerini ma con una figura oltremodo particolare, vista la circostanza: Riccardo La Ferla, sindaco anghiarese e – ironia della sorte – al lavoro nel ristorante del capo dell’opposizione, Sandro Dini. L’ennesima geniale trovata dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, che ha per presidente l’imprenditore biturgense Domenico Gambacci, ha portato alla fine oltre 100 persone (proseliti in crescita, quindi) alla “Cena del Togato", ovvero una punta di goliardia sponsorizzata in primis dagli stessi “professionisti della legge" e inserita in un preciso contesto pienamente intonato con le finalità dell’associazione, che sono quelle di tutelare, esaltare e promuovere le eccellenze gastronomiche del territorio: non a caso, lo speciale “imputato" di serata, come citato in rima dalla poesia preparata per l’occasione da Donatella Zanchi, era il menu di serata a base di carne “chianina", nell’antipasto come nel primo e nel secondo piatto. Gli avvocati hanno chiesto l’assoluzione per il menu e la giuria popolare dei commensali ha pronunciato un “sì" con formula piena, per la soddisfazione di tutti. Ribadiamo allora il concetto di fondo: in soli due mesi di vita, l’Accademia ha saputo convincere con i fatti, partendo con 16 persone convinte della bontà di un progetto che sta attirando sempre più anche i vicini di casa dell’Altotevere Umbro. Sono ormai centinaia le persone che si sono associate; in questi termini, si spiega la partecipazione anche della tifernate Alessandra Carmignani, presidente della Imperial Regia Accademia del Cioccolato, la quale ha di fatto sancito un patto di collaborazione con il presidente Gambacci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina. A proposito di ospiti, l’altra sera c’erano l’artista Franco Alessandrini, biturgense che vive a New Orleans e, per ciò che riguarda lo sport, il calciatore Liborio Zuppardo (ex Sansepolcro e Arezzo), che con il suo slang siciliano ha di fatto fornito l’assist allo show di Alberto Marconcini, dapprima cantante e poi inevitabilmente imitatore che rielabora le questioni locali con le voci di personaggi noti a livello nazionale. Risate a non finire quando il comico biturgense si è trasformato in Massimo Moratti, poi in Gigi Del Neri e infine in Claudio Lotito, ma la sala è andata in visibilio quando anche lui si è voluto dimostrare in piena sintonia con la serata, raccontando l’incontro personale in collina con alcune mucche di razza chianina al pascolo e concludendo con il tipico muggito dell’animale. Il gelatiere Palmiro Bruschi ha poi ricordato che da settembre in poi sarà possibile gustare il “Gelato dell’Accademia" (di cui lui è peraltro membro in qualità di esperto), con ingredienti che sono espressione del territorio altotiberino. L’Accademia prosegue senza tregua sul filo conduttore della promozione enogastronomica del territorio anche attraverso eventi particolari come quello dell’altra sera. A proposito, si consiglia a ingegneri, architetti ed esponenti di altri ordini professionali di stare pronti: presto – chissà! – potrebbe essere il loro turno.
Comunicato del 18 Luglio 2013