Bistecca e Brunello, binomio vincente per l'Accademia Enogastronomica della Valtiberina
Un binomio vincente per chi ama la buona cucina della tradizione toscana: Bistecca e Brunello. Da una parte dell’ottima carne allevata in Valtiberina, dall’altra uno dei migliori vini al mondo: è stato questo il tema dell’ultimo e riuscitissimo evento organizzato dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, nei suggestivi locali della Taverna Toscana, nel cuore del centro storico di Sansepolcro, con un numero di commensali che ha fatto registrare il tradizionale “sold-out". Lo chef Luciano ha deliziato i commensali con un delizioso antipasto toscano che ha preceduto l’ingresso delle sontuose bistecche, tutte sopra il chilogrammo, accompagnate da insalata e succulenti fagioli, il tutto “annaffiato" con il Brunello di Montalcino di casa Banfi. Gran finale con cantucci, vinsanto e le letture storiche di Donatella Zanchi. Ma se l’evento “Bistecca e Brunello" è già da considerarsi in archivio, i soci dell’Accademia sono già pronti con il prossimo evento in programma mercoledì 26 marzo. La location è del tutto particolar e diventa una sorta di “new entry" nell’itinerario di queste persone dal palato fino. A sud di Città di Castello, sopra le dolci colline che caratterizzano lo stupendo paesaggio appenninico, si trova l’agriturismo “La Pantera". Il titolo in slang della conviviale, ovvero “Stisera ci si lascia le penne", si presta persino a più interpretazioni: la parola “penne" indirizza subito verso gli animali da cortile, che costituiscono il filo conduttore della serata. Lasciare le penne può significare poi, sia mangiare tutto il resto, sia “rischiare" di esagerare, visto il menu davvero invitante ed “esagerato". Per tutti i soci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina si tratta di un autentico “tuffo" nella tradizione del territorio umbro, ma si sa, gli accademici non conoscono confini di Regione. L’importante è riscoprire i sapori tipici dei piatti del territorio, ma soprattutto mantenere inalterato lo slogan di questa giovane associazione: “Non è importante quanto mangi, ma cosa mangi". Sarà insomma un modo per gustare di sera quello che un tempo era l’insostituibile pasto del giorno di festa.
Comunicato del 18 Marzo 2014