Una serata che l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha dedicato al grande genio
“A cena con Leonardo”, l’evento organizzato dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina al ristorante Osteria Il Giardino di Piero, si è rivelato un successo al di sopra delle aspettative. Tanti i soci presenti, che hanno riempito le sale del bellissimo locale ubicato nel centro storico di Sansepolcro e ottima la cucina proposta da Paola Dindelli Mercati, direttrice della struttura e dal suo staff. Se alcuni si fossero chiesti il motivo del legame fra Leonardo da Vinci e una conviviale, qui hanno trovato la risposta sul tavolo, con una bellissima brochure nella quale è stata ripercorsa la storia del genio universale e dove si evidenziava la sua passione proprio per la cucina; per molti anni, oltretutto, Leonardo era stato gran maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza a Milano, nonché inventore di molte attrezzature divenute oggi indispensabili nel mondo della gastronomia: le cappe aspirate per cucina, la macchina tritatutto e quella per la produzione degli spaghetti. Ma forse molti non sanno che Leonardo fu anche l’inventore del tovagliolo; fino a quel momento, infatti, durante le conviviali i commensali usavano pulirsi le mani in due modi: o negli abiti di chi stava loro vicino, o con i conigli vivi legati al tavolo. Per tutto questo, anche in occasione del 500enario della sua morte, l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha voluto dedicargli una speciale serata. Il menu della conviviale, di assoluto livello, ha fedelmente rispecchiato la tradizione culinaria del territorio, iniziando con una degustazione di crostini vari e salumi, per poi passare alle tagliatelle con il ragù di chianina in bianco e a una seconda versione delle medesime, stavolta in rosso. A seguire, una tagliata di chianina accompagnata da uno sformato di verdure e, per finire, un dolce “eterno” come la zuppa inglese; il tutto abbondantemente innaffiato con ottimo Chianti della cantina “Le Calcinaie” dell’azienda Aboca. Tutti i prodotti degustati erano rigorosamente “bio”, perché da alcuni anni Aboca persegue questa linea. Durante la serata, c’è stato anche il piacevole intermezzo dell’associazione “Il Lauro”, i cui componenti hanno accompagnato con le loro danze rinascimentali alcuni pezzi eseguiti con il flauto da Marco Tizzi, che per l’occasione ricopriva le vesti del grande genio. Una serata molto apprezzata dai soci accademici, terminata con anche un omaggio dell’azienda Aboca a tutte le signore presenti. Chiusa questa significativa parentesi, il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 7 giugno a Rofelle di Badia Tedalda, dove si trova il ristorante ErbHosteria di Piero Valentini, amico dell’Accademia, sommelier e grande chef, assieme alla moglie, di una cucina particolare a base di erbe e prelibatezze del bosco.
Comunicato del 15 Maggio 2019