Si parla anghiarese anche a tavola, giovedì 13 ottobre, giorno nel quale i soci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina si ritroveranno al ristorante “la Nena”. Una sorta di istituzione per il paese di Baldaccio, seppure questo ristorante abbia cambiato più volte luogo e anche gestori nel corso della sua lunga vita. Ora si trova praticamente in cima alla Ruga di San Martino, il lungo stradone rettilineo in pendenza che taglia in due Anghiari e per questo motivo la conviviale ha assunto il titolo “A cena nella Ruga”, volendo evidenziare anche le prerogative culinarie del paese. Il giorno dell’appuntamento cade in una stagione nella quale si comincia lentamente a riscoprire il calore domestico e, in base al clima atmosferico, anche la voglia di gustare cibi più elaborati. Il ristorante “La Nena” possiede tutte le giuste credenziali. Palmira in cucina, con la collaborazione di Sergio e Paolo, prepara piatti rigorosamente in linea con la stagione, anche se funghi e tartufi sono sempre presenti. Un locale noto per i ravioli, per la zuppa di pane, per le carni cotte al tegame con funghi e olive, per gli sformati, per la cacciagione e per la bistecca chianina, ma il primo nome che si associa a questo ristorante è “bringoli”, omologhi dei pici senesi. Pasta fatta con acqua e farina, senza uovo, che viene servita con vari condimenti ma che ha nel cosiddetto “sugo finto” la tipicità anghiarese per eccellenza. Non esiste una ricetta ben definita per il “sugo finto”: si può spaziare entro determinati punti fermi quali la poca carne, i diversi vegetali e la cottura molto più lunga. “La Nena” è senza dubbio la principale ereditaria di questa specialità, che ovviamente starà al centro del menu della serata, assieme alle altre portate che identificano le abitudini gastronomiche di Anghiari.