Successo per il corso di degustazione del formaggio e del miele organizzato dall'Accademia Enogastronomica della Valtiberina
Va in archivio con soddisfazione anche “Cacio e Miele …si sposano”, il corso di degustazione di questi prestigiosi prodotti, organizzato dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina allo scopo di illustrare i vari tipi di combinazioni a livello di gusto e di sapore fra i due eccezionali prodotti, che costituiscono altrettante tipicità del territorio. I partecipanti al corso (per scelta degli organizzatori questo tipo di eventi si svolge a numero chiuso), tenutosi mercoledì 9 aprile presso il “Da Vinci Restaurant” di Anghiari, ha permesso di apprendere nozioni e preziose informazioni in materia da uno degli addetti della cooperativa agricola Montemercole – che opera da 30 anni a Casale di Anghiari – per ciò che riguarda il formaggio e dall’apicoltore Marco Valentini di Sansepolcro per ciò che riguarda il miele. Attraverso parole chiare e semplici, è stata ripercorsa la storia della cooperativa Montemercole, con spiegazione delle varietà di prodotti caseari che escono da questa azienda e con l’accento puntato sul ciclo chiuso che la contraddistingue, ovvero latte impiegato proveniente dai capi bovini e ovini allevati al proprio interno dalla stessa cooperativa. Valentini ha invece descritto con dovizia di particolari la procedura di produzione del miele, le proprietà del medesimo e – particolare non certo secondario – come riconoscere un miele artigianale da uno di provenienza industriale. Valentini si è avvalso del supporto di “slide” per rendere ancora più comprensibili i concetti. Entrando nello specifico, il corso è consistito nella degustazione di 6 tipi diversi di formaggio, partendo dallo stracchino e arrivando a una qualità con alle spalle 4 anni di stagionatura; a questi formaggi sono stati abbinati specifici mieli, fra i quali ha riscosso un particolare successo quello agli agrumi. Al termine della parte strettamente inerente al corso, i partecipanti hanno degnamente chiuso la serata con la parentesi conviviale caratterizzata da un menu di prim’ordine: crostini caldi e salumi come antipasto, una sontuosa prima portata con bringoli cacio e pepe, un secondo con capocollo di maiale assieme a fontina e pistacchi e l’immancabile dessert finale. Una serata che va in archivio con grande soddisfazione degli organizzatori e di coloro che vi hanno partecipato, perché il motto dei soci di questa associazione – lo ribadiamo ancora – recita testualmente: “Non è importante quanto mangi, ma cosa mangi!”
Comunicato del 11 Aprile 2014