Un luogo ricco storia per l’evento che segna la ripresa dell’attività dell’Accademia dopo la pausa delle ferie estive. È il santuario della Madonna del Carmine al Combarbio, dalla località in collina del Comune di Anghiari nella quale si trova, a una distanza di appena tre chilometri dal centro urbano. Il complesso della chiesa con annesso l’antico convento dei Carmelitani è stato eretto fra il 1536 e il 1552 su disegno dell’ingegnere granducale Giovanni Alberto Camerini da Bibbiena. A ispirarne la realizzazione, l’apparizione della Madonna a una pastorella, avvenuta al Combarbio il 16 luglio 1535, ma le apparizioni si susseguirono anche nei giorni successivi e la notizia si diffuse subito in zona. Il convento venne abitato dapprima dai padri francescani della Verna fino al 1540 e poi dai padri carmelitani fino al 1782. Fra le opere custodite, si segnala la tavola di scuola fiorentina del XVI secolo, raffigurante la Madonna con Bambino e San Giovannino. Il suggestivo chiostro del Santuario della Madonna del Carmine è il luogo scelto dall’Accademia per la conviviale; qui le massaie, le cuoche e le socie del sodalizio hanno preparato una cena imperniata su pietanze a base di prodotti tipici della Valtiberina ed è in questo contesto che si inserisce la presenza di alcuni membri del Circolo del Buon Vivere, realtà sorta nella vicina San Giustino Umbro con il preciso intento di valorizzare un’altra eccellenza comprensoriale, il pregiato Sigaro Toscano, preparato con la foglia del tabacco “kentucky” coltivato e prodotto sui campi della vallata. Obiettivo comune di Accademia e Circolo: la creazione di un “Sigaro della Valtiberina”, prodotto del quale si parla oramai da tempo. 

Menu classico per la “Cena nel Convento”, dopo l’aperitivo a base di prodotti del territorio. Antipasto di crostini, affettati e panzanella, seguito da un primo piatto con due tipi di ravioli di patate fatti a mano e conditi con tartufo estivo, pomodori ciliegini e pinoli. Come secondo, un sontuoso spezzatino di chianina con patate appena raccolte dai campi della Valtiberina. Conclusione con dolci di vari tipi e il gustoso gelato al cioccolato e tabacco preparato da Palmiro Bruschi.