DESCRIZIONE:
“Cena sotto le Stelle”, ovvero una suggestiva serata organizzata in un casolare delle colline della Valtiberina. La conviviale che precede il periodo più propriamente dedicato alle ferie è autogestita dai soci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, saranno quindi i membri del direttivo che “magicamente” si trasformeranno in cuochi e camerieri, l’evento si inserisce fra le novità dell’anno 2014. La location scelta per l’occasione è costituita dalla verde area attorno a uno splendido casolare ristrutturato nei pressi di Aboca, frazione di Sansepolcro collocata sull’altura appenninica, denominato Pra della Volpe. La cena prevede una serie di antipasti toscani con crostini, salumi, formaggi e panzanella, seguiranno delle penne condite con sugo di chianina per poi passare ad un gigantesca grigliata di carne accompagnata da insalate di stagione e fagioli, il tutto “annaffiato” con dell’ottimo Rosso di Montalcino delle cantine Nardi. Pezzo forte della serata sarà la presentazione del “Gelato dell’Accademia” realizzato dal Maestro Gelatiere Palmiro Bruschi uno dei soci fondatori dell’associazione, a cui la storica dell’Accademia, Donatella Zanchi, ha dedicato un piccolo pensiero:
“Il gelato dell’Accademia “: Creazioni del “maestro gelatiere” Palmiro Bruschi
L’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, presenta, in occasione della “Cena sotto le stelle” il “Gelato dell’Accademia”. La dedica ai due grandi pittori della Valtiberina toscana e umbra, Piero della Francesca e Alberto Burri, concorda con le finalità della associazione, volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio non escludendo di far riferimento a personaggi che nei secoli si sono distinti in vari campi e la cui presenza ha inevitabilmente influenzato la vita socio-economico-culturale della nostra terra.
Ho avuto l’onore di assaggiare queste straordinarie creazioni del maestro Palmiro Bruschi e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla squisitezza di entrambe. Questa volta Palmiro ha trovato ispirazione nell’arte e ha voluto dedicare le sue opere dal gusto ben distinto, a due grandi artisti della nostra terra, lontani tra loro nello stile e nel tempo, ma mossi entrambi dalla volontà di sperimentare il nuovo e di raggiungere l’armonia delle forme e del colore. Prendendo spunto dai ricordi della sua infanzia, il maestro gelatiere, ha trasformato in gelato le merende semplici di un tempo, quelle che nonne e mamme preparavano per i bambini e che sono ancor oggi ricordate con grande nostalgia.
In estate, al Borgo, fin dai tempi più remoti, gli adulti usavano mangiare la pesca affogata nel vino…. i bambini non vedevano l’ora di crescere un po’ per poter assaggiare quell’ ambita leccornia e, quando alla fine, anche a loro era offerto il bicchiere con il frutto a pezzetti annaffiato con un po’ di vino, si sentivano grandi e soddisfatti. E proprio da questa antica usanza alimentare nasce il “Gelato di Piero” dal colore rosato come le nuvole dipinte nel cielo della Resurrezione e come la veste del Cristo Risorto, che si erge nel radioso mattino, metafora del sole nascente. Gli ingredienti armonizzano mirabilmente tra loro, senza prevalere l’uno sull’altro, dando vita ad un gusto armonioso, sobrio, privo di smielature… somigliante al carattere del pittore del Borgo, in perfetto equilibrio fra tecnica razionale ed estetica. In Umbria, la ghiottoneria più celebre era il tradizionale “crostino briaco”, composto da pane intinto nell’alchermes e poi ricoperto di cioccolato e che, ancor oggi, viene riproposto in ogni occasione festiva, soprattutto nel periodo invernale. La rielaborazione degli ingredienti, trasformati da Palmiro nel “Gelato di Burri”, conferiscono a questa tradizionale specialità popolare, un gusto nuovo di notevole valore che esprime soprattutto il misticismo dell’Umbria francescana, dove la semplicità del pane è sublimata dalla squisita qualità del cioccolato, dal sapore pieno, morbido e avvolgente. Percorsi Pierfrancescani e Francescani si uniscono in un compendio di sapori moderni frutto di una ricerca che nasce dalle antiche tradizioni della nostra terra, madre generosa che ha dato e continua a dare vita a figli dotati di straordinari talenti.
Grazie Palmiro!
Loc. Pra del Volpe
Sansepolcro (AR)
23 Luglio 2014 ore 20,30
Prezzo cena €20,00