Corsi

Questo corso è rivolto a tutte le persone interessate a sapere qualcosa in più rispetto alle classiche nozioni di base sul vino. Quante volte ci siamo chiesti quale tipo di vino abbinare ai cibi preparati sulle nostre tavole? Questo corso insegnerà a scegliere, riconoscere e selezionare le differenti tipologie di vino, rendendoci esperti nel settore. La degustazione dei vini è un momento di piacevole apprendimento di tutto quello che si deve sapere sul vino e sulla sua preparazione. Il corso si propone, nei suoi incontri, di farci acquisire tutte le nozioni base sulla preparazione e la composizione del vino. A tavola con gli amici, potremo così riconoscere gli ingredienti presenti nel vino, sapere come apprezzarlo e come sceglierlo tra tanti tipi, riconoscerne la provenienza e soprattutto decidere quali etichette far invecchiare in cantina. Sapori, profumi e aromi saranno la costante del corso, durante il quale la teoria sarà unita a un buon bicchiere. Il pianeta vino è un mondo da esplorare e sorseggiare lentamente. Vino bianco, rosso o rosato? A noi la scelta! Gli esperti selezionati dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina guideranno i partecipanti (in maniera conviviale, divertente, pratica e con terminologie comprensibili) alla scoperta di tecniche e segreti per meglio riconoscere questa bevanda. Il vino è anche cultura e ci aiuta a conoscere il mondo, il nostro Paese e la sua storia.

Programma del corso

• L’introduzione al mondo del vino
• L’introduzione alle tecniche di degustazione
• Le modalità di servizio
• I cenni di viticoltura
• La lettura dell’etichetta
• La degustazione (esame visivo, olfattivo e gustativo)
• Le tecniche di abbinamento

Il “Corso di Avvicinamento al Vino”, organizzato dalla nostra associazione, con la collaborazione di AIS Umbria è composto da cinque lezioni:

• Analisi sensoriale
• Il vigneto e la cantina
• I vini speciali
• Abbinamento cibo – vino
• Degustazione presso la cantina Blasi di Umbertide

Un corso che permetterà ai partecipanti di acquisire le conoscenze giuste per poter gustare il vino in tutte le sue sfaccettature.

Le lezioni si terranno presso la sede dell’associazione nei seguenti giorni:

• 24 gennaio 2024
• 31 gennaio 2024
• 7 febbraio 2024
• 15 febbraio 2024
• 25 febbraio 2024

L'olio d'oliva è non soltanto uno fra gli alimenti protagonisti della dieta mediterranea, ma anche uno fra i prodotti che hanno reso l'Italia famosa nel mondo. Gli appassionati sanno che per apprezzare appieno le qualità di questo alimento è necessario conoscere qualche nozione di degustazione specifica. Quale modo migliore di valorizzare l'olio extra-vergine di oliva se non quello di promuoverlo con un piacevole incontro nei luoghi dove l'enogastronomia di qualità è di casa? Un evento nel quale imparare senza dover “stare a lezione" e poi degustare ottimi oli e mettere in pratica nel modo più piacevole possibile quanto si è appena appreso. Aspetto visivo, odore, consistenza, acidità: sono soltanto alcuni dei parametri attraverso i quali gli esperti sommelier dell'olio, o gli appassionati conoscitori di questo alimento, valutano le caratteristiche di un buon olio d'oliva. Il corso di degustazione è rivolto agli adulti e ai più giovani interessati all'enogastronomia per capire meglio le proprietà dell'olio extra vergine di oliva. Per poter degustare l'olio in condizioni ottimali è necessario astenersi dal fumare e dal bere caffè e non indossare profumi, perché distraggono dai profumi dell'olio non solo chi li indossa, ma anche chi sta accanto.

Programma del corso

• Le nozioni su come viene prodotto, quali sono le sue caratteristiche e come si degusta
• Le caratteristiche nutrizionali dell’olio extra-vergine di oliva
• Le caratteristiche sensoriali dell'olio extra-vergine di oliva
• L’analisi sensoriale: elementi di psico-fisiologia del gusto e dell’olfatto
• I valori nutrizionali dell'olio extra vergine d'oliva
• I pregi e difetti dell'olio

Il corso è dedicato a un vero e proprio prodigio della terra e dell’Alta Valle del Tevere: il tartufo. “Neri e bianchi purché siano veri” non è soltanto un modo per fare …rima, ma anche e soprattutto per ribadire il concetto secondo cui il tartufo è un qualcosa di insostituibile: non esistono surrogati. Il tartufo è solo il prezioso tubero che si ottiene scavando, grazie all’abilità del naso del cane da cerca; poi, si suddivide nelle due grandi specie, il bianco e il nero, non in contrapposizione fra di esse ma adatte a usi gastronomici differenti. Quale miglior luogo per il corso se non la sede dell’azienda Tartufi Bianconi di Città di Castello, all’interno di un edificio poco fuori il centro urbano della città in località Santo Stefano del Piano, lungo la strada per la frazione di Badiali? La Tartufi Bianconi, che opera nel commercio e nella lavorazione del tartufo, è “figlia” dei coniugi Saverio e Gabriella, competenti e appassionati in materia, che nel 1990 hanno deciso di promuovere questo prodotto, con ovvio riferimento alla elevata qualità di trifole del comprensorio. E nella loro dimora hanno anche allestito un museo dedicato al tartufo. Proprio Saverio e Gabriella “erudiranno” i corsisti sull’intero percorso che va dall’estrazione del tubero fino alla tavola: le caratteristiche dei luoghi nei quali si origina, le varie stagioni di raccolta, le pezzature, i profumi che contraddistinguono le varie specie, le singole proprietà, il modo in cui tagliarli e cucinarli e ovviamente gli abbinamenti con i vari piatti. Una parte teorica seguita da una gradevole applicazione pratica.

Programma del corso

• La tecnica della degustazione
• La storia e la tradizione locale del tartufo
• Le diverse produzioni e le lavorazioni del tubero
• Il servizio
• L'abbinamento ai piatti
• L'assaggio dei tartufi
• La visita al piccolo museo del tartufo

Durante il corso verranno apprese le tecniche principali per saper gustare e riconoscere i vari tipi di tartufo, le loro caratteristiche e le principali provenienze.

Uno fra gli abbinamenti più sfiziosi in assoluto è proprio quello fra formaggio e miele. Tutti i locali e i ristoranti che si rispettano non mancano mai l’opportunità di far assaggiare ai propri ospiti questa raffinata unione di gusti e sapori che costituisce una vera e propria tentazione per il palato. Un matrimonio felice, insomma: “Cacio e miele …si sposano” mercoledì 9 marzo al “Da Vinci Restaurant” di Anghiari, luogo scelto – non a caso – per il corso di degustazione. Anghiari e l’elegante locale che si trova all’inizio del paese per chi proviene da Sansepolcro, a presidio di una piana che ricorda il grande Leonardo anche per la celeberrima “Battaglia” mitizzata nel dipinto nascosto, sono la sintesi non soltanto logistica di due eccellenze della Valtiberina Toscana: i formaggi e le varietà di miele che provengono dal suo particolare territorio. Testimoni di questo matrimonio sono due aziende del posto: per i formaggi, la cooperativa agricola Montemercole, situata in località Casale di Anghiari, che proprio nel 2014 festeggia i 30 anni di attività; salumi e ovviamente latticini al centro della sua produzione. Per il miele, l’apicoltura Valentini di Sansepolcro, che concentra la propria attività in un vecchio casolare a due passi dal corso del fiume Tevere. Un addetto della cooperativa Montemercole e Marco Valentini per l’omonima azienda saranno i due istruttori di turno che avvieranno i corsisti alla scoperta dei segreti finalizzati a ottenere le migliori combinazioni di gusto. Se pensiamo alla varietà di formaggi freschi e stagionati da una parte e alle qualità di miele dall’altra, ecco che diviene fondamentale individuare caratteristiche e proprietà di ogni tipologia per arrivare poi alla soluzione gustativa in grado di esaltare i pregi dell’uno e dell’altro prodotto. Così, per un formaggio stagionato sarà consigliabile questa o quella qualità di miele, mentre per uno fresco è consigliabile una diversa qualità. Chi frequenterà il corso, uscirà senza dubbio arricchito da una serie di preziose informazioni delle quali far tesoro nella circostanza “ad hoc” e capire quanto la Valtiberina sia una terra prodigiosa anche a livello di agricoltura e allevamento.

Programma del corso

• La tecnica della degustazione
• La storia e la tradizione locale
• Le diverse produzioni
• Il servizio
• L'abbinamento
• L'assaggio

Durante il corso verranno apprese le tecniche principali per saper gustare e riconoscere i principali formaggi e mieli con le loro caratteristiche. Il corso si orienta principalmente su prodottti del territorio valtiberino.

A distanza di tre mesi e mezzo, l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina torna all’agriturismo “Le Ceregne” di Pieve Santo Stefano non per una cena a tema, ma per un corso dedicato alla preparazione e alla degustazione del pane. Un alimento di base del quale non si fa più l’uso massiccio (anche eccessivo) di un tempo, ma che ancora rimane l’alimento di base con cui accompagnare molti cibi oppure gustare un saporito spuntino. Un minor consumo non significa minor interesse nei suoi confronti; anzi, le varietà di pane che possiamo trovare nei vari scaffali, la fantasia nella sua produzione che va oltre i tradizionali filoni e altri requisiti – come per esempio il grado di fragranza e il contenuto di sale – stanno a dimostrare che una tavola che si rispetti non può fare a meno di esso. Le stesse regioni italiane tengono molto a confrontarsi sul tipo di pane che sfornano, perché quella di fare il pane è considerata – non a torto – una vera e propria cultura che affonda le radici nella tradizione. Nella struttura della “Casa ecologica e Agriturismo a regime biologico”, con l’olio prodotto principe; nella struttura dei 60 ettari di terra dell’agriturismo bio “Le Ceregne” dovesi coltivano olivi di varietà pregiate e numerosi alberi da frutto, ci si concentra per una sera nella preparazione del pane; per essere più precisi, i partecipanti al corso impasteranno diversi tipi di pane usando sempre il lievito madre. Una volta sfornati e freschi, i tipi di pane in questione verranno adeguatamente abbinati con le varietà di salumi genuini prodotti dall’agriturismo “Le Ceregne”. Il corso indetto dall’Accademia si propone quindi non soltanto di insegnare come si prepara il pane, ma anche la scelta migliore per determinate pietanze, caratterizzate dagli specifici gusti. Di qui, il titolo dato al corso “Pane e companatico”.

Programma del corso

• La tecnica della degustazione
• La storia e la tradizione locale
• Le diverse produzioni
• Il servizio
• L'abbinamento
• L'assaggio

Durante il corso verranno apprese le tecniche principali per saper gustare e abbinare i vari tipi di pane, con tutte le loro caratteristiche. Il corso si orienta principalmente su prodottti del territorio valtiberino.

Il corso di cucina “Mani in Pasta" organizzato dalla nostra associazione non è dedicato solo a chi è celiaco o sensibile al glutine, ma a tutti coloro che vivono con persone celiache o che vogliono saperne di più su una cucina alternativa. Nel corso scoprirete cos'è il glutine, dove non si trova: dal miglio ai fagioli, all'amaranto, il riso e ai diversi tipi di farine comprese quelle di legumi e di castagne, imparerete le proprietà nutritive di ciascun ingrediente e come cucinarlo al meglio, evitando la possibilità di contaminazioni quando si lavora in ambienti promiscui. Al termine del corso, ci sarà una degustazione delle prelibatezze cucinate durante il corso.

Uno dei piatti principe della cucina italiana sono i tortellini e proprio a loro abbiamo voluto dedicare un corso dedicato per lo più ai bambini per evitare di perdere le nostre tradizioni. docente del corso è stata Alessia Uccellini, chef di caratura nazionale e proprietaria dello storico ristorante Fiorentino di Sansepolcro. Farina e uova abilmente miscelate per creare la sfoglia da tirare con il mattarello, seguendo alla lettera i consigli di chi i tortellini li ha visti fare fin da bambina. Una lezione divertente dove i bambini si sono cimentati in questa antica arte di creare i tortellini.

Emilio Sabbatini, barman per passione e professione che vanta una lunga e ricca esperienza nel settore, è stato il docente di questo piacevole e gustoso corso. Un grande barman che ha spiegato con parole semplici come miscelare i liquori e non incorrere in tanti errori nella preparazione di cocktail. Tanta la curiosità dei presenti che hanno potuto migliorare la loro conoscenza in questo fantastico mondo del bere bene. L’uomo dai grandi baffi si è dimostrato una persona disponibile e molto professionale.