L'Accademia vicino ai celiaci: successo per l'iniziativa "Mani in Pasta"
L’Accademia Enogastronomica della Valtiberina non dimentica nemmeno i celiaci, ossia gli intolleranti al glutine. E vuol trasmettere a tutti un preciso messaggio: anche i celiaci possono gustare la qualità e i sapori delle pietanze. È in questa ottica che l’associazione ha affidato ad Agnese Palazzetti l’organizzazione di un corso di cucina senza glutine amatoriale, della durata di un pomeriggio, che si è tenuto lo scorso 5 marzo all’hotel “La Balestra” di Sansepolcro in collaborazione con il laboratorio Aglunia, sempre di Sansepolcro. Un laboratorio che produce alimenti confezionati senza glutine e semilavorati per uso professionale e che è presente da circa un anno nella città biturgense, autorizzato anche ad effettuare corsi professionali di cucina senza glutine. Titolare dell’Aglunia è Achille Goracci, docente in scienze dell’alimentazione all’Università di Firenze. Obiettivo del corso, chiamato “Mani in pasta” proprio perché la quindicina di partecipanti avrebbe dovuto svolgere una parte attiva, è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla celiachia, di far conoscere il mondo del “senza glutine” a chiunque ne sia interessato, sia egli celiaco, parente o amico di un celiaco, piuttosto che operatore della ristorazione. La celiachia è diventata una malattia sociale: sempre più persone ne sono affette, ma c’è ancora tanta ignoranza in materia, da parte sia dei medici che degli operatori della ristorazione. L’Associazione Italiana Celiachia sta facendo molto in questo senso, ma stanno crescendo le iniziative private, in quanto c’è sempre più richiesta di corsi di cucina che insegnino a utilizzare le farine senza glutine, che, anche se migliorate rispetto al passato, richiedono una lavorazione diversa rispetto a quelle tradizionali. È stato un giovane chef di Sansepolcro, Nicola Brunetto, a tenere il corso, con l’aiuto di Agnese Palazzetti. Durante il corso c’è stato un intervento del professor Goracci, che si è reso disponibile a parlare della celiachia e a rispondere a eventuali domande sulla alimentazione. Le preparazioni si sono principalmente concentrate su pane, pizza, focaccia, pasta frolla e pan di spagna, con spostamento nella cucina del ristorante “La Balestra” e degustazione finale. L’Accademia Enogastronomica della Valtiberina si è resa disponibile a promuovere il corso, al quale hanno reso parte anche alcuni soci e ribadisce l’invito, ai ristoranti che ancora non lo avessero fatto, di predisporre nella loro carta anche i menu riservati ai celiaci.
Comunicato del 7 Marzo 2016