Pellegrinaggio Santiago de Compostela

Da Sansepolcro a Santiago de Compostela lungo il cammino: tornati i cinque pellegrini, ecco le loro impressioni

“Buen camino, peregrino!". Con il più conosciuto dei saluti scambiato lungo il percorso è terminata l’avventura dei cinque biturgensi che si sono recati in pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago di Compostela. Partiti alcune settimane fa, hanno fatto il loro ritorno a Sansepolcro. Durante tutto il cammino spagnolo hanno portato con se la bandierina e lo striscione dove era impressa la Resurrezione di Piero della Francesca e il nome della città biturgense, suscitando anche molto interesse per quello che riguarda il “Cammino di Francesco": a suo modo hanno fatto anche marketing del territorio. Il gruppo era guidato dal presidente dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, che ha patrocinato questa iniziativa, l’imprenditore Domenico Gambacci il quale ha dichiarato “Anche se la nostra motivazione non era propriamente religiosa, l’esperienza del cammino è indimenticabile, poiché è un avventura personale: ognuno la vive e la interpreta come desidera, consiglio a tutti di fare questa esperienza". Entusiasta anche l’avvocato Anna Boncompagni. “Non saprei spiegare come il cammino agisca e ciò che rappresenti veramente, so soltanto che è vivo. Un cammino di vita che mi ha portato ad alleggerirmi delle mie paure, di molti oggetti e legami inutili per poter sollevare meglio il mio zaino per il mio cammino". Dello stesso tenore le impressioni del geometra Roberto Santinelli. “Il cammino è qualcosa di particolare che mette la natura al fianco delle tue fatiche e ti manda avanti, hai la possibilità di riflettere con te stesso o con i pellegrini che incontri durante il percorso per poi concludere la giornata abbracciando gli amici che hanno condiviso con te questo progetto". Francesco Crociani è sicuramente colui che è rimasto più affascinato da questo pellegrinaggio “Un sogno che si realizza: che emozione! Oltre 200 chilometri a piedi e poi l’entrata a Santiago sotto la pioggia. Un grazie al gruppo per il cammino fatto insieme, con alcuni era la prima volta che ci vedevamo, ma è stato come se ci conoscessimo da sempre". Non da meno le parole della dottoressa Francesca Tommasoli, dirigente dell’Agenzia delle Dogane di Firenze. “Alla partenza non ero sicura, ora posso dire che il cammino di Santiago è veramente speciale a prescindere dalle motivazioni per cui si parte che siano religiose, spirituali, personali, sportive o semplicemente vacanziere". Spettacolare per i pellegrini è stato l’arrivo a Santiago de Compostela, dove all’interno della cattedrale hanno assistito alla Santa Messa del Pellegrino per ringraziare il Signore delle esperienze vissute durante la loro avventura e per aver raggiunto la meta, potendo assistere anche alla cerimonia del “botafumeiro". I pellegrini biturgensi, dopo aver ritirato la meritata “Compostela" – il documento scritto in latino che certifica di aver percorso il cammino a seguito del controllo dei timbri apposti nella credenziale durante il percorso – non si sono fermati a Santiago, per loro era d’obbligo anche una visita a Muxia e Finisterre, il luogo creduto un tempo il confine della terra. Se in cinque sono tornati, uno è partito in “solitaria": il vice presidente dell’Accademia Francesco Pittaccio, che compirà l’intero percorso con arrivo previsto nel mese di giugno.

 

Comunicato del 07 Maggio 2017