Sansepolcro: la sede dell'Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha tenuto a battesimo la presentazione del libro su Arezzo e le sue vallate
Le tante eccellenze a tavola di una intera provincia, che a sua volta è al top in Italia per tradizione culinaria e varietà dei suoi vini. Un territorio messo in rete su carta stampata, con la sintesi racchiusa nelle 350 pagine del volume “Arezzo e le sue vallate", il cui sottotitolo ribadisce quanto appena sottolineato: “Storia, arte ed enogastronomia di un territorio tutto da gustare". E mercoledì 12 novembre scorso, il libro – non ancora in edicola – ha avuto di fatto il battesimo ufficiale nella nuova sede dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina in via della Fraternita a Sansepolcro, ossia nel cuore del centro storico della città biturgense. Una iniziativa in piena sintonia con le finalità di questa associazione, che – oltre a diffondere il concetto della sana alimentazione – è anche promotrice di iniziative culturali, come già avvenuto in precedenza con il libro “Un sindaco in cucina" di Giuseppe Fanfani. Tante le persone presenti l’altra sera, a cominciare dal presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai, per proseguire con i sindaci di Sansepolcro e Citerna (Comune umbro di confine), Daniela Frullani e Giuliana Falaschi e con diversi consiglieri comunali. C’erano ovviamente i tre autori del libro, professionisti del settore nei rispettivi ambiti: Mario Giorgio Lombardi, docente di economia e marketing e di scienze della formazione turistica alberghiera; Roberto Lodovichi, presidente dell’Associazione Cuochi di Arezzo e Massimo Rossi, docente di scienze alimentari e tecnica enogastronomica, nonché delegato toscano per l’Associazione Italiana Sommelier (Ais). “Abbiamo creato questo libro con lo spirito classico dei “golosi erranti" – ha detto il professor Lombardi – e il bello è che ci siamo emozionati noi per primi, andando alla scoperta di luoghi e pietanze che ogni vallata “tipicizza" a modo suo in base alla tradizione ereditata". La serata è stata gestita da Donatella Zanchi, storica dell’Accademia e dal giornalista di settore Claudio Zeni, che ha elogiato l’attività dell’Accademia Enogastronomica Valtiberina, ricordando come non sia facile in breve tempo arrivare a risultati del genere. Gli ha fatto eco il presidente Vasai, nell’affermare che sodalizi come questi sono i migliori strumenti per la promozione della qualità di un territorio. In questo caso, qualità a tavola. La consapevolezza dell’assenza di confini in nome della buona cucina è il motivo di forza evidenziato dai sindaci Frullani e Falaschi, prima del gran finale – sempre all’interno della sede – con una conviviale curata in ogni aspetto dalla giovane Elisa Pittaccio, la quale ha poi ricevuto i complimenti da Lodovichi: “E’ molto bello – ha rimarcato Lodovichi – vedere giovani che nella vita svolgono altri lavori ma che dimostrano passione per la cucina e i prodotti di qualità, non sottovalutando il fatto che anche l’occhio vuole la sua parte con un’adeguata presentazione dei piatti e con i profumi riconducibili ai prodotti di provenienza".
Comunicato del 15 Novembre 2014