Sansepolcro, Giuseppe Fanfani coglie nel segno con il suo libro "Un Sindaco in Cucina"
Una mattinata snella e piacevole, quella di ieri nella sala consiliare di palazzo delle Laudi a Sansepolcro, nonché capace di attirare un pubblico numeroso anche per la indubbia caratura del personaggio. L’avvocato Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo, non ha mai dimenticato le sue radici biturgensi e appena gli è possibile si rituffa nell’atmosfera dell’amato Borgo, quello che lui descrive anche nel libro presentato per l’occasione. “Un sindaco in cucina – Storie e ricette d’altri tempi": è questo il titolo della sua ultima fatica letteraria, che su iniziativa dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha conosciuto la giusta “vetrina" anche nella terra che lo ha ispirato. Fanfani ci ha messo del suo sia nel testo che nella illustrazione, sfoggiando quella brillantezza e quella semplicità di stampo familiare di fronte alle autorità e ai tanti amici ritrovatisi nella imperdibile circostanza. Il saluto doveroso del vicesindaco Andrea Laurenzi, poi quello del presidente dell’Accademia, Domenico Gambacci, che ha consegnato a Fanfani l’attestato di socio onorario del sodalizio. E lui, che per un’ora è tornato a essere il “Beppino" dei vecchi tempi, ha accolto con palese soddisfazione questo riconoscimento, legittimato “sul campo" dalla stesura di un volume che non si sviluppa secondo la mera elencazione e la minuziosa preparazione di una cinquantina di pietanze tipiche del posto – dal minestrone di verdure fino alla zuppa inglese – ma colloca i singoli piatti in un preciso contesto, che è quello della Sansepolcro di inizio anni ’50, cioè la Sansepolcro della sua infanzia, città culturalmente edotta ed emancipata ma rimasta saldamente ancorata alla tradizione anche a tavola, con specialità tramandate e altre riscoperte oggi nella loro autenticità. I sapori e i profumi del Borgo di quasi 60 anni fa erano perciò il risultato della saggezza e della cultura di allora e Giuseppe Fanfani, che nel racconto parte sempre dalla casa della Madonna delle Grazie in cui abitava, li proietta nello scenario di una cittadina che aveva i suoi punti di riferimento, i suoi personaggi e i termini dialettali ancora oggi in uso sul versante culinario. Un volume pienamente in sintonia con le finalità perseguite dall’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, pronta a diramare fra qualche giorno il calendario ufficiale delle attività programmate per il 2014, non dimenticando che il primo significativo appuntamento è già in archivio. Intorno alle 12.30, con l’ora di pranzo che si avvicinava, l’incontro si è concluso, lasciando il posto alla processione di intervenuti con il libro in mano, che hanno chiesto (e ottenuto) la dedica autografata di Giuseppe Fanfani. Pardon, dell’amico Beppino!
Comunicato del 5 Gennaio 2014