È la prima conviviale (ma non la prima iniziativa) dell’anno 2014 per l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina. L’appuntamento a tavola è stato fissato per mercoledì 29 gennaio presso l’agriturismo “Le Ceregne”, che prende il nome dalla località in cui si trova, nel territorio comunale di Pieve Santo Stefano e da un punto nel quale si domina un buon versante del lago di Montedoglio, quello più vicino alla sponda di Anghiari e di Caprese Michelangelo. Immerso nel verde, l’agriturismo “Le Ceregne” garantisce calore durante il periodo invernale e relax in estate con piscina e tanto verde, ma ama farsi chiamare “fattoria” ed è riconosciuta come “Casa ecologica e Agriturismo a regime biologico”, con l’olio prodotto principe; nei 60 ettari di terra dell’agriturismo bio “Le Ceregne”si coltivano olivi di varietà pregiate e numerosi alberi da frutto, fra i quali meli e peri originari della zona e in via di estinzione; qui si producono, oltre all’olio toscano, anche il vino, le marmellate fatte in casa, i biscotti e i sughi tipici, mentre nella “casa ecologica” si allevano i classici animali da cortile: galline, oche, anatre, tacchini e faraone. Una delle tipicità culinarie che hanno reso famosa la vallata è la cacciagione e ad essa è appunto dedicata la serata del 29 a “Le Ceregne”. Il tema portante è riassunto nel titolo, “Caccia allo …Spiedo”, che assume un doppio significato proprio per questo motivo. Lepre, cinghiale ed altre pregiate carni sono le specialità che compongono il menu fin dall’antipasto, per poi concludere con l’immancabile dessert. In una fra le zone in assoluto più incontaminate del comprensorio bagnato dal Tevere e con lo specchio di Montedoglio davanti, l’esaltazione di una grande tradizione locale che viene dagli animali e dalla selvaggina dei boschi di casa e dalla maestria nel saper preparare le loro particolari carni.

In testa al menu della serata, il fricò di cinghiale con polenta; a ruota, i crostini con cacciagione che chiudono il capitolo antipasti. Come primo piatto, una tipicità in assoluto quale le pappardelle al sugo di lepre, cui fanno seguito le due portate di secondi: la pancetta di cinghiale sfumata al latte e il cinghiale con cipolline e olive nere. Degno finale con i “dolci dei ricordi”.